La Loggia Amulea si innalza in Prato della Valle, nella parte opposta alla basilica di Santa Giustina. Questo splendido palazzo in stile Neogotico segue il modello degli edifici veneziani.
Prende il nome del Cardinale Marco Antonio da Mula o Amuleo, che in precedenza possedeva qui un palazzo, adibito a collegio per i giovani della nobiltà veneta. Nel Seicento il palazzo veniva usato come luogo di accoglienza per le personalità importanti in occasioni speciali, come spettacoli, circhi o corse di cavalli.
Il 28 marzo del 1822 l’edificio fu distrutto da un incendio. Il palazzo fu ricostruito completamente tra il 1859 e il 1861 dall’ingegner Eugenio Maestri.
La facciata è caratterizzata da una struttura elegante a due piani con doppia loggia, costituito da nove archi acuti per piano, riccamente decorati. Il secondo piano è chiuso da un cornicione su cui si appoggia una merlatura barocca. Tra le arcate del piano terra si ergono le statue di Dante Alighieri e di Giotto di Bordone, create nel 1865 dalla scultore Vincenzo Vela.
Sulla parete del portico si possono notare dei dettagli storici, come il bassorilievo in bronzo del politico Felice Cavallotti, del pittore G. Rizzo, un medaglione in bronzo di Taglioni, una lapide con iscrizione di Cavalletto in memoria degli studenti padovani caduti nelle guerre di indipendenza ed un sonetto inciso su una tavola di marmo scritto dal famoso poeta vate Gabriele D’Annunzio e dedicato alla città di Padova
Dal 1906 al 1989 il palazzo fu la sede dei vigili del fuoco, attualmente il palazzo ospita alcuni uffici del Comune e nella sala adiacente la grande balconata vengono talora celebrati i matrimoni civili.