La Chiesa di San Clemente si affaccia sulla bellissima Piazza dei Signori, il cuore nobile della nostra città. E’ una delle più antiche chiese della città, la prima notizia certa risale al 1190, mentre in un documento del 1221 viene definita “cappella” senza quindi importanti funzioni religiose; divenne chiesa parrocchiale nel 1308 e dedicata a S. Clemente I papa. La facciata anticamente aveva forma a capanna, più bassa di quella attuale; alla fine del Cinquecento nell’ambito del progetto di ristrutturazione di piazza del Signori, si sovrappose alla preesistente la facciata scenografica che vediamo ora, scandita da monumentali lesene e culminante con un grande timpano con le statue di S. Clemente al centro e S. Giustina e S. Daniele ai lati, di scultore seicentesco. Nel 1696 furono ricavate le nicchie tra le lesene per le statue di S. Alò e di S. Giovanni Battista, caratterizzate dalle insegne delle fraglie. Sul lato, di innalza un campanile a vela neobarocco: sostituisce una torretta campanaria coperta da cupolino demolita nella seconda metà dell’Ottocento, posta sullo stesso luogo dell’attuale.
L’interno si presenta con una sola navata, coperta da una volta a carena, con tre altari nella parete di fondo, di cui il centrale è inserito nell’abside quadrata. L’altare maggiore del 1782 ospita la pala di San Clemente Papa cinto dagli angeli, opera preziosa di Luca Ferrari da Reggio.
A destra l’altare di Sant’Antonio, eretto a spese della “fratelea casolinorum” (i pizzicagnoli), con bassorilievo raffigurante il Battista con gli attrezzi del mestiere dei committenti. La statua di sant’Antonio ha sostituito una tela raffigurante San Carlo Borromeo e una Santa monaca di Pietro Malombra recentemente restaurata. A sinistra l’altare dedicato alla Madonna di Pompei, eretto su commissione della fraglia dei fabbri.
Di notevoli interesse sono anche: la tela di Pietro Damini (XVII secolo), che rappresenta Gesù che consegna le chiavi a San Pietro; l’affresco della Madonna con il Bambino, attribuito a Jacopo Bellini (1450); la Predicazione del Battista di Luca Ferrari; un Cristo deposto nel sepolcro, opera di Guido Girello. Sul soffitto, decorato a tempera, troviamo il trionfo di S. Clemente, opera eseguita dal pittore padovano Giacomo Manzoni nel 1896.
Sopra la porta d’ ingresso, nella controfacciata vi è una cantoria barocca in legno con un’organo a canne che è stato costruito agli inizi del XX secolo da Domenico Malvestio, probabilmente riutilizzando parte del materiale fonico del precedente organo, forse seicentesco.
All’ingresso, sulla destra, vi è il tabernacolo della Madonna dei lumini, recuperata nel 1871 sotto la Sala della Regione e che è composto da un bassorilievo policromo con la Madonna e il bambino, inserito in una cornice barocca con due statuette settecentesche rappresentanti i santi Pietro e Paolo. Sulla sinistra un bel crocefisso settecentesco in legno dipinto, poi una pala di G. B. Bissoni, pittore padovano del Seicento che rappresenta S. Alò vescovo, segue il miracolo del fanciullo resuscitato di Giulio Cirello (Sec. XVII). A seguire una porta che immette in un atrio che conduce alla sagrestia, alla canonica e all’uscita laterale in via s. Clemente.
In questa chiesa è sepolto anche il celebre scultore padovano Tiziano Minio.
Orario delle SS.Messe
dal Lunedì a Sabato ore 10:00
Domenica ore 11:30
Rosario da lunedì al sabato ore 9:30.