Oratorio San Giorgio

L’Oratorio di san Giorgio si trova in Piazza del Santo a due passi dalla Basilica di Sant’Antonio.  Venne fato costruire nel 1377 dal marchese di Soragna Raimondino Lupi come cappella sepolcrale di famiglia (come attesta la lapide collocata sulla facciata) e portata a termine da Bonifacio Lupi, suo esecutore testamentario. Si presenta in stile romanico, con la facciata a forma di capanna, con mattoni a vista, decorata da tre bassorilievi in pietra calcarea di Nanto, al centro è raffigurato San Giorgio che uccide il drago, ai lati lo stemma del lupo rampante della famiglia Lupi di Soragna. 

L’interno lascia davvero senza fiato, si presenta con un’aula unica coperta da volta a botte e con le pareti quasi completamente affrescate, al primo impatto ricorda un po’ la celebre Cappella degli Scrovegni. 

Il ciclo pittorico, che ricopre una superficie complessiva di più di 500 mq. con oltre 700 figure, venne commissionato dopo la morte del marchese Raimondino Lupi ad Altichiero da Zevio, artista che aveva già lavorato per la famiglia Lupi di Soragna nella cappella di San Giacomo, all’interno della Basilia del Santo. Il soffitto è dipinto con un cielo stellato attraversato da fasce con motivi floreali, dove sono inseriti busti di santi e cinque tondi per fascia con i simboli degli Evangelisti, dei Profeti e dei Dottori della Chiesa.

Questi affreschi fanno parte dei cicli pittorici della Padova Urbs Picta “Patrimonio dell’Unesco”.

Le due pareti di lato sono divisi in due fasce sovrapposte:

Parete sinistra, fascia superiore troviamo

  • San Giorgio uccide il Drago
  • San Giorgio battezza Servio, re di Cirene
  • Raimondo Lupi, preceduto dai nipoti, dai fratelli e dai genitori, adora il Bambin Gesù in grembo alla Vergine in trono

Parete sinistra, fascia inferiore

  • San Giorgio beve il veleno e resta incolume
  • Due angeli liberano San Giorgio dal supplizio della ruota
  • San Giorgio con la preghiera fa crollare il tempio dell’idolo
  • Decapitazione di San Giorgio

Parete destra, fascia superiore

  • Santa Caterina d’Alessandria si professa cristiana mentre le compagne rinnegano la fede
  • Discussione di Santa Caterina d’Alessandria con i filosofi
  • Santa Caterina d’Alessandria sottoposta al tormento della ruota ne è miracolosamente liberata
  • Decapitazione di Santa Caterina d’Alessandria e sepoltura delle sue spoglie mortali sul monte Sinai

Parete destra, fascia inferiore

  • Santa Lucia da Siracusa irremovibile nella fede davanti al Tribunale di Pascasio
  • Santa Lucia da Siracusa trascinata inutilmente verso un postribolo
  • Martirio di Santa Lucia da Siracusa, che rimasta immune all’olio bollente e al rogo viene pugnalata da uno sgherro
  • Funerali di Santa Lucia da Siracusa.

Sulla parete dell’altare troviamo:

  • Incoronazione di Maria tra cori angelici(lunettone)
  • Crocefissione di Gesù

Sulla controfacciata troviamo:

  • Annunciazione(lunetta)
  • Nascita di Gesù
  • Adorazione dei Magi
  • Fuga in Egitto
  • Presentazione di Gesù al Tempio

La Tomba di Raimondino Lupi di Soragna è una delle più fastose del Trecento in Italia. Anticamente il sarcofago era montato al centro della cappella con un’architettura simile alle arche scaligere di Verona, era così grande che toccava quasi il soffitto. Il complesso venne poi smontato in età napoleonica ed oggi resta solo il sepolcro, posto lungo la parete destra. L’arca si presenta in pietra incassata a gran quadri di marmo africano, sostenuta da quattro colonne, fermate sopra le schiere di quattro lupi.

Raimondino Lupi era il fratello minore di Bonifacio dei Lupi di Soragna. Si schierò con gli imperiali di Carlo IV che lo creò cavaliere e gli restituì terre e castelli del parmense sottrattigli dai Visconti. Nel 1338 combatté contro gli scaligeri a fianco dei Carraresi nel vicentino. Nel 1350 si mise al servizio dei fiorentini combattendo nell’aretino. Ricevette la nomina di vicario imperiale a Lucca e a Pisa. Soggiornò per alcuni anni a Mantova e quindi i Carraresi gli concessero la cittadinanza padovana nel 1376. Morì il 30 novembre 1379.

Orario per i siti museali del complesso antoniano con biglietto unico

Da martedì a domenica, 09.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00

Chiuso: lunedì, Natale e Capodanno

Biglietterie:

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