Roseto Santa Giustina

Il Roseto di Santa Giustina è stato realizzato nel 2008 dal Comune di Padova, dopo il restauro del bastione omonimo che fa parte del sistema fortificato voluto nel XVI secolo dalla Repubblica di Venezia per difendere la città di Padova. Il roseto, pensato come percorso didattico consente di ammirare la bellezza di più di cento varietà di rose, secondo dei percorsi tematici:

  • Percorso Visivo: Nelle rose, a parte il blu, sono presenti tutti i colori. Quelli fondamentali sono il bianco, il rosso, il giallo e il rosa che, combinati tra loro, danno luogo ad infinite gradazioni. Dalle tonalità più fredde e luminose del bianco purissimo a quelle più calde e vellutate di alcuni rossi.
  • Percorso del Gusto: Fin dall’antichità la rosa è stata conosciuta come un fiore perfettamente commestibile. I petali e i cinorrodi, ricchissimi di vitamina C, sono stati utilizzati, e lo sono ancora, in cucina per infusi, marmellate, liquori, dolci e nella farmacopea per prodotti antinfiammatori e astringenti.
  • Percorso Olfattivo: Il profumo è il più inafferrabile dei sensi, ma forse proprio per questo è quello che rimane più impresso nella nostra memoria. Il profumo delle rose, soprattutto quelle antiche, è quanto di più seducente si possa immaginare. E a volte, in alcune varietà, profumano anche le foglie.
  • Percorso Tattile: Toccare una rosa significa poter apprezzare la delicatezza sericea o carnosa dei suoi petali; riconoscere la differente superficie dei cinorrodi: liscia, coperta di una sottile pruina o provvista di piccoli aculei; individuare le spine a volte rade a volte talmente fitte da ricoprire l’intero fusto.
  • Il percorso della storia della rosa e dell’evoluzione dalla rosa antica a quella moderna (dove si può ammirare la rosa gallica, l’antenata di tutte le rose europee, e un gran numero di varietà ottenute a partire dal 1600, tra cui la rosa centifolia e la rosatea).
  • Il percorso delle Rose del Mondo (con le 10 rose più importanti nella classifica americana: varietà famose quali Peace, Queen Elisabeth, Papa Meilland, etc.).
  • E per finire il percorso delle rose dedicate ai personaggi famosi vissuti nel Veneto (Rosa di Sant’Antonio, Rosa Beatrice d’Este, etc.).

All’inizio del percorso, a sinistra, incontriamo alcune varietà di rose rampicanti. La grande diversità di fioriture, fragranze, fogliame e portamenti, ha origine da incroci che si sono ottenuti nel corso dei secoli. Troviamo poi le rose sarmentose, usate per decorare pergole, archi e non solo. Fra le rose botaniche possiamo ammirare le rose selvatiche, progenitrici di tutte le rose e tra cui la rosa canina, una delle specie spontanee delle nostre campagne. Fra le rose antiche spiccano la rosa gallica, antenata di tutte le rose europee. Nel ‘ 700, con l’importazione della rosa cinese, si inizia in occidente l’ibridazione e lo sviluppo di molte varietà rifiorenti. Nel corso dell’800 nasce la rosa moderna, e si creano innumerevoli ibridi, fra cui quello di rosa tea, che raggiungono il massimo sviluppo nel corso del ‘ 900.  Incontriamo quindi le rose del mondo, selezionate dalla Federazione Mondiale della Rosa, tra le quali possiamo apprezzare la Peace, la Queen Elizabeth e la Papa Meilland.  Il percorso prosegue con la sezione dedicata a famosi stilisti come Valentino e Missoni e si conclude con le rose dedicate ai personaggi famosi vissuti in Veneto: Sant’Antonio, Beatrice D’Este, Papa Giovanni XXIII, Marco Polo, Goethe.

In questo luogo accessibile e al tempo stesso segreto, la rosa trova una cornice ideale in cui esprimere tutto il suo incanto e la stupefacente varietà che la caratterizza. Varietà data dall’ampiezza dei suoi cespugli che varia da 30 cm a diversi metri, dai profumi dei fiori che vanno dal dolce al fruttato e dall’infinita gamma dei colori presenti nelle sue corolle.

La rosa ha accompagnato la storia dell’uomo fin dai tempi più antichi. Era coltivata migliaia di anni fa dai cinesi, dai greci, dagli egizi, dai romani. Ha attraversato i secoli bui del Medioevo europeo negli orti dei monaci al riparo delle grandi abbazie. Ha trovato spazio nei giardini del Rinascimento e dell’età barocca. E, dal Settecento in poi, ha viaggiato per mare e per terra in ogni parte del mondo arrivando ad essere la regina incontrastata dei fiori.

La rosa è un simbolo dal valore universale soprattutto nel mondo occidentale. Rappresenta la vita e la sua caducità, lo scorrere del tempo, il valore di un segreto, la purezza dell’amore sacro e la passione di quello profano. E in generale tutta la bellezza del mondo.

È stata cantata dai poeti di ogni tempo: da Omero che la descrive sullo scudo di Achille a Dante che la immortala nella candida rosa dei Beati in Paradiso. Da Shakespeare nelle infinite variazioni della sua arte a Rilke con il suo struggente lirismo. La rosa è stata raffigurata nelle tele di grandi pittori tra le mani di Madonne, gentiluomini e grandi dame e negli umili ex-voto ai piedi degli altari. Dovunque si dovesse significare bellezza ed emozione.

Se amate perdervi fra il profumo dei fiori, il verde e i colori allora questo giardino fa davvero al caso vostro!

Il Roseto si trova in via Michele Sanmicheli, visitabile nei seguenti orari:

  • Dal 1° Maggio al 15 Luglio dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
  • Dal 1° al 30 Settembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
  • Dal 15 Luglio al 30 Agosto Chiuso

Breve storia del fiore che ha incantato il mondo

Rose botaniche: Sono quelle presenti spontaneamente in natura e le più antiche. Hanno in genere fiori semplici non rifiorenti, raramente profumati, e cinorrodi molto decorativi.

Rose antiche non rifiorenti: Perfette come cespugli da giardino, si caratterizzano per la forma aggraziata dell’arbusto e per i fiori globosi, molto profumati, a fioritura unica. Tra le più significative, nate per ibridazione spontanea e non, ricordiamo le rose Gallica, Damasco, Alba, Centifolia.

La rivoluzione delle rose cinesi: Verso la metà del 700 arrivarono in Europa le rose cinesi portando il gene della rifiorenza. Incrociate con quelle non rifiorenti, hanno dato inizio alla grande stagione di sviluppo della rosa.

Rose antiche rifiorenti: Sono rose che pur conservando ancora pienamente i caratteri delle rose antiche, cominciano a sviluppare la rifiorenza grazie all’ibridazione con le rose Cinesi.  Ricordiamo tra le altre le rose Bourbon amatissime dalle dame dell’Ottocento e gli Ibridi Perpetui già perfetti come fiori da taglio.

Rose moderne: Si caratterizzano per l’estrema rifiorenza. Le più significative sono le Ibride di Tè che formano cespugli piuttosto rigidi con fiori eleganti dal bocciolo appuntito, estremamente rifiorenti, spesso poco profumati e ideali per la produzione del fiore reciso.

Nuove rose moderne:  Per recuperare il carattere aggraziato dei cespugli delle rose antiche e i loro profumi, salvaguardando il gene della rifiorenza, gli ibridatori dalla seconda metà del 900 creano rose che si caratterizzano per i cespugli più morbidi e per i fiori globosi, profumati e molto rifiorenti.

Orari di apertura con ingresso libero

Dal 23 aprile al 6 agosto e dal 26 agosto al 30 settembre dalle 9.00 – 12.00 e dalle 16.00 – 19.00

Dall’1 al 22 ottobre dalle 10.00 – 12.00 e dalle 15.00 – 18.00

Il Roseto è chiuso dal 24 ottobre al 22 aprile.

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